Il monologo “XXn Donne di Scienza” di e con l’attrice moncalierese Sara D’Amario, sarebbe dovuto andare in scena nell’Anfiteatro “Beppe Fenoglio” di La Loggia il 13 marzo, ma causa delle vicende legate al Covid-19, vicende a tutti ben note, ha subito tanti rinvii fino al giungo 2020, quando finalmente gli spettatori, che già si erano prenotati per marzo, vi hanno potuto assistere. Passare da un luogo chiuso, attrezzato per spettacoli teatrali e non, ha avuto notevoli risvolti organizzativi e non solo. L’Amministrazione comunale, che dall’inizio ci offre il suo patrocinio perché le spese dell’Associazione siano contenute al massimo, visto che ciò che raccogliamo lo devolviamo al centro tumori di Candiolo, ci ha permesso di utilizzare lo spazio della piazza Cavour del paese. Naturalmente tutto è stato stravolto: dal numero degli spettatori, che è stato ridotto dovendo rispettare le distanze di sicurezza tra una sedia e l’altra, all’allestimento del palco con l’impianto audio e luci da reperire in fretta e con costi zero, allo spirito di adattamento dell’attrice che ha saputo adeguarsi ai disagi del nuovo palcoscenico. Ma si sa che la gara di solidarietà a volte sorprende in positivo e in un tempo che definirei lampo, finalmente il 26 giugno lo spettacolo ha visto la “luce”. (Foto 1, 2, 3)
Con maestria, con una recitazione accattivante, a volte ironica (anche se amara) Sara D’Amario ha portato in scena il suo “XXn Sfumature di donne di scienza”, un monologo, unico, intenso, avvincente: la splendida interprete, senza un attimo di pausa, ha condotto per mano gli spettatori ed ha ripercorso la storia di donne che hanno “osato” affacciarsi in un mondo coniugato al maschile: quello della scienza (medicina, fisica, chimica, matematica).
Un ONE-WOMAN-SHOW dal tono leggero e divertente: un viaggio nel tempo per divertirsi imparando e scoprendo 20 scienziate eccezionali. La messinscena ha esaltato con umorismo e energia le storie di queste donne, per (ri)scoprire insieme che: “L’intelligenza non ha sesso!” Foto 4, 5, 6.
Da Hollywood, con l’attrice e inventrice Hedy Lamarr, passando attraverso la Grecia di Ipazia, il periodo delle “streghe”, quello delle prime donne laureate… Dal fascino dell’atomo, alle implicazioni etiche delle “forbici” del DNA… per arrivare ai nostri giorni.
La scrittura drammaturgica ha proposto i collegamenti più inaspettati, curiosi e divertenti.
Il tono non è mai stato polemico o discriminatorio nei confronti degli uomini, in virtù di un messaggio più ampio e positivo: la differenza tra donne e uomini va assunta come un valore e non come motivo di scontro, di paura, di rivalità.
Il pubblico ha apprezzato immensamente lo spettacolo applaudendo calorosamente Sara nella sua duplice veste di autrice ed interprete di questo avvincente monologo.
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